Riserva naturale guidata Cascate del Verde
Informazioni
La Riserva Naturale Regionale e OASI WWF Cascate del Verde è una area naturale protetta dell’Abruzzo, istituita nel 2001 (LR 72 19/12/2001). Comprende un’area di circa 287 ettari situata nel comune di Borrello in provincia di Chieti.Le Cascate del Verde, ad 800 m s.l.m., sono le cascate naturali più alte dell’Appennino, e le seconde in Italia. Hanno un dislivello di poco più di 200 metri, e sulla parete rocciosa ci sono tre distinti salti. Il Rio Verde, le cui sorgenti si trovano al confine con il Molise, è uno degli affluenti del fiume Sangro. Le cascate si possono ammirare nella loro forma e nella loro bellezza durante tutto l’arco dell’anno. Quindi se avete un Domenica libera e amate follemente la natura, venite a visitarci e potrete godere dell’incantevole bellezza e della tranquillità di un fantastico ecosistema selvaggio che la regione Abruzzo offre a tutti coloro che vogliono vivere esperienze uniche, potrete così gustare innumerevoli prodotti tipici e delle meraviglie uniche che questa regione vi offre, come l’opportunità di ammirare l’incantevole Cascata del Verde che regala stupore, armonia e romanticità a chiunque l’ammiri.
Flora
Le pareti rocciose su cui si sviluppano le cascate e quelle circostanti sono coperte da una vegetazione perfettamente mediterranea. La costituzione geologica e le condizioni climatiche che vi si formano danno luogo alla presenza di una vegetazione dominata dal leccio (Quercus ilex) ed altre specie amanti del caldo a carattere arbustivo come fillirea, lauro-tino, vescicaria, acero minore e ginestrella. L’umidità, l’insolazione e l’esposizione dei versanti favoriscono anche lo sviluppo di altri tipi di vegetazione; alla lecceta si alternano il bosco termofilo con la presenza di roverella e formazioni mesofile con carpino nero, orniello, aceri e tiglio selvatico.In alcuni dei versanti circostanti le pareti, in particolare nelle aree di forra, con un clima più fresco ed umido, troviamo anche specie tipicamente montane come il faggio e l’abete bianco. I pascoli, i margini di aree coltivate o di ex coltivi sono ricoperti da ginestre, ginepri, prugnoli ed altre specie arbustive che in alcuni casi lasciano spazio a garighe in cui, a primavera, vegetano numerose specie di orchidee.Lungo il corso del Rio Verde inoltre troviamo piante come il salice ripaiolo, il salice bianco, carici e farfaracci dalle gigantesche foglie.Sulle pareti umide e stillicidiose o dove gli spruzzi costanti d’acqua rendono l’aria particolarmente umida crescono tappeti rigogliosi di muschi, in particolare formazioni appartenenti all’alleanza del Cratoneurion, specie alquanto rare ed individuate tra gli habitat prioritari che sono alla base del processo di formazione del noto travertino.
Fauna
L’eccezionale qualità delle acque del Rio Verde è dimostrata dalla ricchezza di fauna bentonica, cioè di insetti acquatici, come tricotteri, plecotteri ed efemerotteri, che rappresentano una delle principali risorse trofiche per numerosi altri animali.Tra questi il merlo acquaiolo e la ballerina gialla, uccelli particolarmente sensibili all’inquinamento delle acque e specie tipiche dei corsi d’acqua montani, freschi e ricchi di ossigeno. Notevole importanza riveste inoltre la presenza del granchio di fiume (Potamon fluviatile) ed in particolare del gambero di fiume (Austropotamobius pallipes), rappresentato con una delle popolazioni più consistenti della regione; recenti ricerche hanno inoltre dimostrato che la locale popolazione di trota fario ha caratteristiche genetiche pure del ceppo appenninico. Altre specie parzialmente legate all’acqua sono gli anfibi tra cui le rane verdi e la rana italiana (Rana italica) e rettili piuttosto rari riscontrati nelle aree circostanti le cascate come la luscengola ed il cervone. Molto interessante tra gli uccelli è la presenza di numerosi rapaci oltre alla comune poiana e allo sparviere, il falco pellegrino, il nibbio reale e tra i notturni il gufo comune.La ricca vegetazione lungo il Rio Verde ed i boschi circostanti sono anche l’habitat principale per mammiferi rari come la puzzola (Mustela putorius) e il gatto selvatico (Felis silvestris).La grande valenza ambientale e la sua integrità complessiva sono ulteriormente rafforzate da un dato storico di eccezionale interesse: il famoso zoologo Achille Costa, nel 1845, riferisce di aver ricevuto la pelle di un individuo femmina di lince “catturata” in Borrello, Distretto di Lanciano.
Servizi
Nella Riserva è possibile effettuare semplici escursioni lungo i percorsi natura per ammirare la cascata, oppure usufruire di visite guidate e noleggiare mountain bike. Altri servizi che potrete utilizzare venendoci a trovare sono il parcheggio, il ristorznte, area wifi, parco giochi per i piccini, sala convegni ed infine, per l’educazione dei vostri figli e non solo, potrete essere patrecipi ad attività didattiche. La riserva dista circa un’ora da Vasto (città di riferimento dei borghi montani come borrello) ed è raggiungibile con estrema facilità anche tramite mezzi pubblici.
Area Picnic Le sorgenti del Rio Verde
A 7 km di distanza dalle cascate del Verde potete trovare, al confine con il Molise, una confortevole area picnic, immersa nella natura quindi paesaggisticamente molto bella, nella quale potreste disporre di:
- un tavolo ombreggiato da alberi frondosi (noleggio €10)
- focolari per barbecue
- acqua oligominerale potabile spillata direttamente dalla sorgente
- parco giochi per i vostri bambini
- campo di pallavolo e di calcetto
Ma se fare una scampagnata e preparare un bel picnic non sono il vostro forte, nell’area c’è il “Bar Ristorante Rio Verde”, oppure nelle immediate vicinanze ci sono il ristorante “Le Panche” e l’agriturismo “Lo Scamorzaro”, in cui assaggerete prodotti e piatti tipici del luogo.
Abetina di Rosello
Distante circa 1h e 1min di macchina da vasto c’è il posto ideale per chi ama le passeggiate nei boschi:
La Riserva naturale Regionale “Abetina di Rosello”, nata come Oasi WWF nel 1992, è un’area naturale protetta dell’Abruzzo, istituita nel 1997. La Riserva è gestita dalla Società SILVA s.r.l. ed è sita nei pressi del centro abitato di Rosello in provincia di Chieti. La Riserva si estende nel territorio del Medio Sangro al confine tra l’Abruzzo e il Molise, dove scorre il Turcano e ha una superficie di 211 ettari. L’Abetina si trova in un comprensorio montano poco abitato ad alto valore naturalistico e paesaggistico; la sua altitudine varia tra gli 850 metri e i 1.179 metri di Monte Castellano. Questa Riserva è costituita in gran parte da abete bianco, una pianta presente maggiormente sulle Alpi e più rara sugli Appennini, e proprio qui ha sede il Centro di Studi e Documentazione sugli Abeti Mediterranei. Nella Riserva si trova un abete bianco, che con i suoi 47 m di altezza è l’albero spontaneo più alto d’Italia. L’abetina di Rosello è il nucleo meglio conservato di abeti bianchi in Italia. Nella riserva gli abeti sono alti mediamente circa 40 m invece di 35 m, perché, trovandosi in una valle stretta, tendono a salire per prendere più luce. Oltre all’abete in questa riserva troviamo anche il faggio, il tasso e il raro acero di Lobelius; nel sottobosco si trovano l’agrifoglio e il pungitopo, mentre tra i fiori si annoverano il giglio martagone e numerose specie di orchidee selvatiche. Nella Riserva trovano posto anche le liane, lunghi e resistenti vegetali, che sono oggetto di attenzione da parte degli studiosi e che raggiungono dimensioni considerevoli, anche superiori a 20 cm di diametro e probabilmente sono secolari. Le liane contribuiscono ad assorbire una notevole quantità di anidride carbonica. Per quanto riguarda la fauna, vivono in questo bosco il gatto selvatico, la martora, la donnola, lo scoiattolo, il cinghiale, il lupo, l’orso, il cervo e rapaci come l’astore, l’allocco e il gufo comune; tra gli uccelli sono presenti anche il fringuello, la ghiandaia e varie specie di picchi; tra gli anfibi troviamo la rana italica, la rana dalmatica, la salamandra pezzata e la salamandrina dagli occhiali. Una piccola area faunistica vicino l’ingresso della Riserva ospitava caprioli e rapaci. La Riserva è attraversata dal torrente Turcano, affluente del fiume Sangro, nelle cui acque limpide vive il gambero di fiume, specie sempre più rara.
Per visitare l’abetina c’è il percorso natura (1 km), che da Fonte Volpona si inoltra nella Riserva e permette di osservare alcuni antichi e maestosi abeti, e il percorso escursionistico (7 km) praticabile a piedi, a cavallo, in mountain bike o con gli sci nella stagione invernale. Il percorso escursionistico attraversa il bosco e permette un’osservazione dall’alto della Riserva. Da Fonte Volpona si risale fino a valicare il Colle Tasso. Si discende al Torrente Turcano che taglia l’Abetina. In questa zona si incontrano gli abeti più imponenti. Sono presenti un’area picnic all’ingresso della Riserva e un’area di sosta per attività didattiche a Fonte Volpona. Vi è inoltre la possibilità di effettuare visite ed escursioni guidate.